PETIZIONE NO VACCINI A SCUOLA
Come sempre si esercita l’autodeterminazione come singolo cittadino ed è già a disposizione un testo per contestare l’eventuale previsione del progetto “Vaccinazioni a Scuola” nella scuola dei propri figli. Non solo va fatta la contestazione al Dirigente Scolastico ma anche al Sindaco ed al Direttore Generale dell’ASL competente. Ma questo potrebbe non bastare. Ecco perchè diventa fondamentale supportare anche con una contestazione collettiva che abbia valore sia legale ma anche politico. Va interrotto questo progetto alla base e lo possiamo fare chiedendo al MINISTERO DELLA SALUTE, nella forma pro tempore del suo Ministro dott. Schillaci, di emettere entro 10 giorni dalla ricezione una circolare ministeriale per definire a termine di Legge la corretta procedura per il progetto “Vaccinazioni a scuola”, che andrebbe interrotto immediatamente per come gestito, soprattutto prima che venga preso d’esempio da altre Aziende Sanitarie Locali (AUSL, ASP, ASM, ATS, AST). Specificando a tutto il personale sanitario e direzioni generali o di prevenzione di attenersi rigorosamente alla normativa vigente di settore e di competenza, soprattutto per evitare cattivi comportamenti. Non essendoci regolamentazione nazionale sul caso specifico, una circolare non rientra negli strumenti legislativi quindi prerogativa delle Camere, non necessita di revisione o di attesa nella sua emissione ed il Ministero della Salute, visto l’urgenza della situazione, può emetterla nel più breve tempo possibile. Non solo la richiesta della petizione è lecita e legittima ma viene così rispettato anche il principio di efficienza o di economicità, dove un Ministero si dice che è efficiente quando adotta i mezzi più adatti e meno costosi per svolgere i propri compiti. Infatti la circolare ministeriale non serve solo per impartire ordini e disposizioni ai loro subordinati, definire linee guida di operazione e produzione, ma anche per interpretare la normativa vigente ed applicare le norme di legge secondo le indicazioni in esse contenute ed il Ministero della Salute non può ignorare la sua diretta responsabilità, ma contribuire ad evitare ulteriori danni sui cittadini, soprattutto sui più giovani. L’istruzione non può subire compromissioni perchè è l’unica arma a loro disposizione per essere liberi. Una persona istruita, infatti, è capace di comprendere e di pensare; riesce a prendere decisioni da solo e di far sentire le sue idee, anche se sono diverse da quelle di altre persone.
COME FARE PER FIRMARE LA PETIZIONE?
La petizione può essere firmata da qualsiasi cittadino maggiorenne. Si chiede al Ministro della Salute di emettere una circolare ministeriale, per definire a termine di Legge la corretta procedura per il progetto “Vaccinazioni a scuola”, che andrebbe interrotto immediatamente per come gestito, soprattutto prima che venga preso d’esempio da altre Aziende Sanitarie Locali (AUSL, ASP, ASM, ATS, AST) che trovate cliccando sul pulsante “TESTO PETIZIONE NO VACCINI A SCUOLA”
L’istanza verrà inviata il 28 febbraio 2025 I dati anagrafici dei firmatari NON vengono inviati con la petizione ma dichiarati. L’unico nome e cognome è quello del promotore (Ghisla Alessandra) che invia l’istanza sia dalla sua PEC che con raccomandata A/R. Al Ministero della Salute viene comunicato SOLO il numero di firme raccolte così anonimizzato, la cui archiviazione spetta solo al promotore
Si stampa il modulo (pulsante in questa pagina) “MODULO FIRMA”, si compila in stampatello leggibile a penna e si firma
E’ richiesto un contributo di 5 euro a firma (LA QUOTA E’ UNICA sia che siano uno o due i genitori firmatari) per le operazioni d’ufficio di raccolta, archiviazione, numerazione e verifica delle firme. Le modalità di pagamento le trovi in questa pagina.
Si fa una foto sia al modulo compilato che al cedolino del contributo e si invia alla e-mail: segreteria@tuteladirittosoggettivo.it con OGGETTO: Petizione NO VACCINI A SCUOLA
Non è la solita raccolta firma ma un manifesto di consapevolezza e di autodeterminazione che, se disattesa dal Ministro della Salute, si potrà poi decidere di portare la controversia nelle competenti sedi giudiziarie e trasformarla anche in una reale denuncia collettiva. Perché nessuno ha lo scudo penale, neppure un ministro.
Abbiamo tre mesi (28 febbraio 2025) per raccogliere più firme possibili ed è importante CONDIVIDERE l’iniziativa su tutti i vostri contatti e canali Sii il cambiamento che vuoi vedere attorno a te, sii libero
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METODI DI CONTRIBUTO PETIZIONE
- Bonifico: IBAN IT81o3608105138257117157124
Intestato a Alessandra Ghisla
Causale: CONTRIBUTO SPESE PETIZIONE Ricarica POSTEPAY n° carta 5333 1712 2988 6649
Intestata a Alessandra Ghisla
C.F. GHSLSN74A69C794A
(EFFETTUABILE IN CONTANTI PRESSO LE TABACCHERIE)- INVIARE A segreteria@tuteladirittosoggettivo.it