TRASFUSIONI DI SANGUE tra lecito e fake news
Cita da Alessandra Ghisla su 6 Novembre 2024, 12:18È illegittimo il rifiuto opposto dai genitori alle trasfusioni di sangue per il figlio minore motivato dalla non certezza della provenienza del sangue da donatori non vaccinati anti Covid 19 e da ragioni di ordine religioso, giacchè il magistero della Chiesa Cattolica consentirebbe l’obiezione di coscienza rispetto a sostanze ricavate, come alcune che comporrebbero i vaccini usati in italia, da cellule di feti abortiti volontariamente. Lo stabilisce il Tribunale di Modena, Ufficio Giudice Tutelare, decreto 8 febbraio 2022. L’azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna propone ricorso al Giudice Tutelare di Modena, ai sensi dell’art. 3, comma 5 l. 22.12.2017, n. 219, contro il rifiuto dei genitori del minore, dell’età di circa due anni, a trasfusioni di sangue. Nel ricorso viene esposto che il minore è affetto da “atresia polmonare con difetto interventricolare ed arterie polmonari confluenti e ipoplasiche, doppia vena cava superiore”; viene, quindi, ritenuto appropriato e necessario un intervento chirurgico salvavita di connessione dell’arteria polmonare destra dell’aorta ascendente, intervento che potrebbe comportare trasfusioni di sangue ed emoderivati. I genitori hanno giustificato il rifiuto con la non certezza della provenienza del sangue da donatori non vaccinati anti Covid 19 e da ragioni di ordine religioso, giacchè il magistero della Chiesa Cattolica consentirebbe l’obiezione di coscienza rispetto a sostanze ricavate, come alcune che comporrebbero i vaccini usati in italia, da cellule di feti abortiti volontariamente. Il Giudice Tutelare ha accolto il ricorso, ritenendo non giustificato il rifiuto dei genitori alle cure proposte ed ha nominato un curatore speciale del minore, autorizzato alla prestazione di consenso informato. Il Giudice ha osservato che, nel contrasto tra la salute o la vita del figlio e la libertà di coscienza o di religione dei genitori debbano sempre prevalere, nel bilanciamento, le prime, conformemente al diritto di vita e sopravvivenza riconosciuto al minore dall’art. 6 della Convenzione di New York. Inoltre, il Giudice Tutelare ha evidenziato, sulla scorta dell’attestazione 3.2.2022 del Direttore del Servizio Immunoematologia e Medicina Trasfusionale, che la vaccinazione anti-covid 19 del donatore non costituisce rischio per il ricevente. La Comunità scientifica in maggioranza reputa non verosimile che una trasfusione trasmetta una quantità significativa dell’mRna vaccinale o della proteina Spike, l’uno distrutto dall’organismo dopo pochi giorni, l’altra dopo vaccinazione non entrante nel circolo sanguigno se non accidentalmente. Per quanto, poi, concerne l’ipotesi di individuazione dei donatori da parte dei genitori, l’ordinamento italiano ed europeo è evoluto nella direzione univoca di prevedere esclusivamente la donazione periodica e anonima, non “dedicata” o “sostitutiva”.
Quindi due genitori negano la trasfusione al figlio di due anni perchè SANGUE DI VACCINATO E PERCIO' PERICOLOSO. Seppur un cittadino può rifiutare QUALSIASI trattamento medico anche salvavita SUL PROPRIO CORPO, su terzi, cioè il minore oppure la persona che tuteliamo come procuratore sanitario, vanno invece portate motivazioni solide ed ineccepibili affinchè la scelta, che potrebbe compromettere la salute o vita del paziente del quale ne facciamo le veci, possano essere riconosciute come scelta migliore del parere medico. Il giudice non ne fa una questione sivax/novax ma procede per tutelare e garantire il diritto alla VITA e CURE del minore. Il suo diritto SUPERA la responsabilità genitoriale che viene momentaneamente sospesa per praticare una comune trasfusione sul minore..
Purtroppo dopo questo precedente mi aspetto anche qualche adulto, che negando il sangue solo perchè "di vaccinato e pericoloso", venga giudicato interdetto e che venga nominato un curatore che scelga per lui. Lo Stato ti tutela anche da te stesso. Cioè un conto è NEGARE la trasfusione, un altro è richiedere l'alternativa che non è LECITA E LEGITTIMA. Chi vi sta mandando in ospedale a richiedere sangue novax, lo fa non tenendo conto delle gravi conseguenze di queste richieste impossibili e che potrebbero far dubitare della vostra sanità mentale, perchè chiedere ad un medico ASL di usare un prodotto NON ASSICURATO E NON TRACCIABILE è una richiesta impossibile da essere esaudita ed, oltretutto, anche se ci fosse qualche non provato accordo privato SAREBBE UN REATO. La trasfusione dedicata è prevista per Legge solo per alcune patologie come gruppi ematici rari, trapianto di rene, carenza piastrinica nei neonati. Più tollerata invece l'autotrasfusione ma applicabile ad interventi programmati e non in urgenza, che va concordata con lo staff medico. Più facile che la richiesta di un donatore conosciuto venga accolta da una clinica privata. Quindi pagando si può fare tutto e chissà quanto lo faranno pagare il sangue RARO ed INTROVABILE dei non sierati? Tanto stanno nascendo la associazioni di raccolta sangue, le cliniche e gli ospedali privati novax, no? Ma non è che qualcuno se ne approfitta, sopratutto sul sentimento atavico ed irrazionale della paura della morte?
A questo punto o la magistratura è collusa con il Ministero della Sanità oppure è intervenuta anche per arginare la follia collettiva sul sangue novax, derivata e spinta in maniera pesante da guru e medici poco trasparenti che guadagnano su cure ed esami del sangue di vaccinati Covid-19, che non farebbero altrimenti? Quando c'è di mezzo una montagna di soldi facili e veloci il dubbio è più che lecito. Sapete quanti italiani hanno fatto due dosi? l'84,79% della popolazione. E la terza dose? il 68,65%. E la quarta dose? l'11,41%. Sapete che significa? Che solo l'11,41% sono quelli convinti. Gli altri hanno accettato il ricatto passivamente. E sapete chi si sta spaventanto da morire? Praticamente il restante 70% degli italiani. E questi poracci vengono terrorizzati giornalmente dagli elenchi di morti improvvise, da video che mostrano sangue come gelatina (ma solo se lo prelievi dato non lo faccia nelle vene perchè le persone non muoiono subito dopo l'inoculazione ma dovrebbero con il sangue in quelle condizioni) e dai novax che rinunciano alle trasfusioni perchè il LORO sangue, quello vaccinato, è pericoloso. E' normale che molti di loro siano disposti a tutto per salvarsi la vita, cercando informazioni, affrontando esami, cure disintossicazioni e protocolli A PAGAMENTO. Sembrerebbe un bel business milionario che Poggiolini scansati! Anzi proprio dopo lo scandalo Poggiolini, i prodotti a base di sangue sono controllati, conformi ed anonimi, REGOLARMENTE acquistati dalle ASL tramite bando pubblico e contratto, che vincolano il produttore A GARANTIRE la sua conformitá e ad assumersi completamente la responsabilità civile e penale se ci fosse un prodotto modificato, quindi in palese TRUFFA FARMACEUTICA. La Legge di riferimento è la 219 del 21 ottobre 2005 ed il decreto del ministero della salute 2 novembre 2015 che regolamenta le sue obbligatorie caratteristiche di idoneità.
Comunque se qualcuno è convinto che il sangue sia davvero pericoloso, che si coauguli procurando pericolosi trombi, può depositare una segnalazione/esposto ai NAS. Tutti noi contribuenti rimborsiamo questo sangue alle associazioni di raccolta tipo AVIS e chiunque può intervenire, non serve averne bisogno. Basta procurarsi qualche studio serio e richiedere un intervento ai NAS, competenti proprio sulle modificazioni di medicinali. Basta però che gli studi non siano come quelli dei nanorobots o quelli davvero poco trasparenti, poco seri o per nulla accreditati sul grafene. Infatti troviamo che "Quattro “vaccini” sono stati analizzati che sono la Pfizer-Biontech, Moderna- Lonza mRNA-1273 Vaccino ,Vaxzevria di Astrazeneca, Janssen di Johnson & Johnson, (N.d.R. Ma non c'era il segreto militare tanto che non si possono analizzare privatamente i vaccini??!!) utilizzando diverse strumentazioni e protocolli di preparazione secondo nuovi approcci tecnologici al nanoparticolato" presenta scetticismo proprio dal mondo medico-scientifico. Non solo ci sono grossi dubbi sui primi medici italiani che hanno effettuato lo studio ma anche sul gruppo chiamato The Scientists Club, collegato alla pseudo rivista online International Journal of Vaccine Theory, Practice, and Research ijvtpr.com. Più si acquisiscono fatti e più la questione sembra veramente bizzarra. Purtroppo in Italia molti creano problemi per vendere la soluzione ed i truffatori sono sempre amici/parenti/conoscenti. In questo momento storico è bene usare sempre il pensiero critico e cercare la fonte certa e riproducibile di ogni notizia che ci riguarda.
Comunque come ne usciamo noi cittadini? Sia i vaccini incriminati che le sacche di sangue per trasfusione non sono in vendita, quindi è impossibile per il cittadino fare analisi privatamente, ma sono disponibili a magazzino delle ASL. Certo che non si può chiedere di "darmene una" ma si può, anche solo su sospetto di sofisticazione di un prodotto farmaceutico, depositare un esposto ai NAS. Perchè i NAS? Perchè sono il “Nucleo Carabinieri AIFA” direttamente dipendente dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute con anche compiti di vigilanza e controllo del settore farmaceutico. Svolgono anche un'azione investigativa, che consiste in indagini volte a stroncare le attività illecite nello specifico campo delle sofisticazioni farmaceutiche. Quindi, su formale esposto da parte di un cittadino, possono prelevare sul territorio campioni di prodotti farmaceutici ed inviarli all'Istituto Superiore di Sanità (ISS) che è il Laboratorio ufficiale per il controllo dei medicinali (Official Medicines Control Laboratory, OMCL) per l'Italia. I controlli analitici riguardano sia il principio attivo, cioè la sostanza che possiede attività farmacologica, sia il prodotto finito, cioè la forma farmaceutica che contiene il principio attivo, generalmente in associazione con altri ingredienti inattivi (eccipienti). Vengono eseguite verifiche anche sugli eccipienti nel caso in cui ciò sia ritenuto necessario per valutare la qualità del medicinale. Nella definizione dei test analitici da effettuare sui principi attivi, oltre ai test routinari (Identificazione, Dosaggio, Determinazione della purezza) vengono considerate quelle caratteristiche che possono influenzare la sua biodisponibilità e, di conseguenza, la sua efficacia (per esempio le caratteristiche chimico fisiche, quali la dimensione delle particelle e la forma cristallina). Se c'è del grafene a livelli superiori al consentito lo si trova.
Quindi abbiamo la possibilità di farli analizzare GRATUITAMENTE, sia sacche di sangue che tutti i vaccini. Possiamo anche richiedere i risultati dei test effettuati ed abbiamo sicuramente medici e professonisti nel settore analisi che possono dirci se corrispondono al vero o sono stati contraffatti. I dati devono portare alla stessa considerazione.
Se non dovessero effettuare gli esami oppure ignorarci, si può tranquillamente depositare denuncia su omissione dei NAS oppure portare la questione al civile e far intervenire un giudice. Certo che mica è così semplice ma intanto si comincia e poi vedremo come affrontare il percorso fino alla fine. Prima di dire che "non ce la faremo mai o non ce lo faranno mai fare" almeno prima ci si prova. A non fare nulla, non risolveremo mai nulla ed è arrivato il momento di finire solo di chiacchierare fra noi sui social ed è ora di cominciare a muoversi sul serio perchè qui non è finita di certo.
Siate consapevoli, siate liberi.
Alessandra Ghisla - Consulente con studi di diritto
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È illegittimo il rifiuto opposto dai genitori alle trasfusioni di sangue per il figlio minore motivato dalla non certezza della provenienza del sangue da donatori non vaccinati anti Covid 19 e da ragioni di ordine religioso, giacchè il magistero della Chiesa Cattolica consentirebbe l’obiezione di coscienza rispetto a sostanze ricavate, come alcune che comporrebbero i vaccini usati in italia, da cellule di feti abortiti volontariamente. Lo stabilisce il Tribunale di Modena, Ufficio Giudice Tutelare, decreto 8 febbraio 2022. L’azienda Ospedaliero Universitaria di Bologna propone ricorso al Giudice Tutelare di Modena, ai sensi dell’art. 3, comma 5 l. 22.12.2017, n. 219, contro il rifiuto dei genitori del minore, dell’età di circa due anni, a trasfusioni di sangue. Nel ricorso viene esposto che il minore è affetto da “atresia polmonare con difetto interventricolare ed arterie polmonari confluenti e ipoplasiche, doppia vena cava superiore”; viene, quindi, ritenuto appropriato e necessario un intervento chirurgico salvavita di connessione dell’arteria polmonare destra dell’aorta ascendente, intervento che potrebbe comportare trasfusioni di sangue ed emoderivati. I genitori hanno giustificato il rifiuto con la non certezza della provenienza del sangue da donatori non vaccinati anti Covid 19 e da ragioni di ordine religioso, giacchè il magistero della Chiesa Cattolica consentirebbe l’obiezione di coscienza rispetto a sostanze ricavate, come alcune che comporrebbero i vaccini usati in italia, da cellule di feti abortiti volontariamente. Il Giudice Tutelare ha accolto il ricorso, ritenendo non giustificato il rifiuto dei genitori alle cure proposte ed ha nominato un curatore speciale del minore, autorizzato alla prestazione di consenso informato. Il Giudice ha osservato che, nel contrasto tra la salute o la vita del figlio e la libertà di coscienza o di religione dei genitori debbano sempre prevalere, nel bilanciamento, le prime, conformemente al diritto di vita e sopravvivenza riconosciuto al minore dall’art. 6 della Convenzione di New York. Inoltre, il Giudice Tutelare ha evidenziato, sulla scorta dell’attestazione 3.2.2022 del Direttore del Servizio Immunoematologia e Medicina Trasfusionale, che la vaccinazione anti-covid 19 del donatore non costituisce rischio per il ricevente. La Comunità scientifica in maggioranza reputa non verosimile che una trasfusione trasmetta una quantità significativa dell’mRna vaccinale o della proteina Spike, l’uno distrutto dall’organismo dopo pochi giorni, l’altra dopo vaccinazione non entrante nel circolo sanguigno se non accidentalmente. Per quanto, poi, concerne l’ipotesi di individuazione dei donatori da parte dei genitori, l’ordinamento italiano ed europeo è evoluto nella direzione univoca di prevedere esclusivamente la donazione periodica e anonima, non “dedicata” o “sostitutiva”.
Quindi due genitori negano la trasfusione al figlio di due anni perchè SANGUE DI VACCINATO E PERCIO' PERICOLOSO. Seppur un cittadino può rifiutare QUALSIASI trattamento medico anche salvavita SUL PROPRIO CORPO, su terzi, cioè il minore oppure la persona che tuteliamo come procuratore sanitario, vanno invece portate motivazioni solide ed ineccepibili affinchè la scelta, che potrebbe compromettere la salute o vita del paziente del quale ne facciamo le veci, possano essere riconosciute come scelta migliore del parere medico. Il giudice non ne fa una questione sivax/novax ma procede per tutelare e garantire il diritto alla VITA e CURE del minore. Il suo diritto SUPERA la responsabilità genitoriale che viene momentaneamente sospesa per praticare una comune trasfusione sul minore..
Purtroppo dopo questo precedente mi aspetto anche qualche adulto, che negando il sangue solo perchè "di vaccinato e pericoloso", venga giudicato interdetto e che venga nominato un curatore che scelga per lui. Lo Stato ti tutela anche da te stesso. Cioè un conto è NEGARE la trasfusione, un altro è richiedere l'alternativa che non è LECITA E LEGITTIMA. Chi vi sta mandando in ospedale a richiedere sangue novax, lo fa non tenendo conto delle gravi conseguenze di queste richieste impossibili e che potrebbero far dubitare della vostra sanità mentale, perchè chiedere ad un medico ASL di usare un prodotto NON ASSICURATO E NON TRACCIABILE è una richiesta impossibile da essere esaudita ed, oltretutto, anche se ci fosse qualche non provato accordo privato SAREBBE UN REATO. La trasfusione dedicata è prevista per Legge solo per alcune patologie come gruppi ematici rari, trapianto di rene, carenza piastrinica nei neonati. Più tollerata invece l'autotrasfusione ma applicabile ad interventi programmati e non in urgenza, che va concordata con lo staff medico. Più facile che la richiesta di un donatore conosciuto venga accolta da una clinica privata. Quindi pagando si può fare tutto e chissà quanto lo faranno pagare il sangue RARO ed INTROVABILE dei non sierati? Tanto stanno nascendo la associazioni di raccolta sangue, le cliniche e gli ospedali privati novax, no? Ma non è che qualcuno se ne approfitta, sopratutto sul sentimento atavico ed irrazionale della paura della morte?
A questo punto o la magistratura è collusa con il Ministero della Sanità oppure è intervenuta anche per arginare la follia collettiva sul sangue novax, derivata e spinta in maniera pesante da guru e medici poco trasparenti che guadagnano su cure ed esami del sangue di vaccinati Covid-19, che non farebbero altrimenti? Quando c'è di mezzo una montagna di soldi facili e veloci il dubbio è più che lecito. Sapete quanti italiani hanno fatto due dosi? l'84,79% della popolazione. E la terza dose? il 68,65%. E la quarta dose? l'11,41%. Sapete che significa? Che solo l'11,41% sono quelli convinti. Gli altri hanno accettato il ricatto passivamente. E sapete chi si sta spaventanto da morire? Praticamente il restante 70% degli italiani. E questi poracci vengono terrorizzati giornalmente dagli elenchi di morti improvvise, da video che mostrano sangue come gelatina (ma solo se lo prelievi dato non lo faccia nelle vene perchè le persone non muoiono subito dopo l'inoculazione ma dovrebbero con il sangue in quelle condizioni) e dai novax che rinunciano alle trasfusioni perchè il LORO sangue, quello vaccinato, è pericoloso. E' normale che molti di loro siano disposti a tutto per salvarsi la vita, cercando informazioni, affrontando esami, cure disintossicazioni e protocolli A PAGAMENTO. Sembrerebbe un bel business milionario che Poggiolini scansati! Anzi proprio dopo lo scandalo Poggiolini, i prodotti a base di sangue sono controllati, conformi ed anonimi, REGOLARMENTE acquistati dalle ASL tramite bando pubblico e contratto, che vincolano il produttore A GARANTIRE la sua conformitá e ad assumersi completamente la responsabilità civile e penale se ci fosse un prodotto modificato, quindi in palese TRUFFA FARMACEUTICA. La Legge di riferimento è la 219 del 21 ottobre 2005 ed il decreto del ministero della salute 2 novembre 2015 che regolamenta le sue obbligatorie caratteristiche di idoneità.
Comunque se qualcuno è convinto che il sangue sia davvero pericoloso, che si coauguli procurando pericolosi trombi, può depositare una segnalazione/esposto ai NAS. Tutti noi contribuenti rimborsiamo questo sangue alle associazioni di raccolta tipo AVIS e chiunque può intervenire, non serve averne bisogno. Basta procurarsi qualche studio serio e richiedere un intervento ai NAS, competenti proprio sulle modificazioni di medicinali. Basta però che gli studi non siano come quelli dei nanorobots o quelli davvero poco trasparenti, poco seri o per nulla accreditati sul grafene. Infatti troviamo che "Quattro “vaccini” sono stati analizzati che sono la Pfizer-Biontech, Moderna- Lonza mRNA-1273 Vaccino ,Vaxzevria di Astrazeneca, Janssen di Johnson & Johnson, (N.d.R. Ma non c'era il segreto militare tanto che non si possono analizzare privatamente i vaccini??!!) utilizzando diverse strumentazioni e protocolli di preparazione secondo nuovi approcci tecnologici al nanoparticolato" presenta scetticismo proprio dal mondo medico-scientifico. Non solo ci sono grossi dubbi sui primi medici italiani che hanno effettuato lo studio ma anche sul gruppo chiamato The Scientists Club, collegato alla pseudo rivista online International Journal of Vaccine Theory, Practice, and Research ijvtpr.com. Più si acquisiscono fatti e più la questione sembra veramente bizzarra. Purtroppo in Italia molti creano problemi per vendere la soluzione ed i truffatori sono sempre amici/parenti/conoscenti. In questo momento storico è bene usare sempre il pensiero critico e cercare la fonte certa e riproducibile di ogni notizia che ci riguarda.
Comunque come ne usciamo noi cittadini? Sia i vaccini incriminati che le sacche di sangue per trasfusione non sono in vendita, quindi è impossibile per il cittadino fare analisi privatamente, ma sono disponibili a magazzino delle ASL. Certo che non si può chiedere di "darmene una" ma si può, anche solo su sospetto di sofisticazione di un prodotto farmaceutico, depositare un esposto ai NAS. Perchè i NAS? Perchè sono il “Nucleo Carabinieri AIFA” direttamente dipendente dal Comando Carabinieri per la Tutela della Salute con anche compiti di vigilanza e controllo del settore farmaceutico. Svolgono anche un'azione investigativa, che consiste in indagini volte a stroncare le attività illecite nello specifico campo delle sofisticazioni farmaceutiche. Quindi, su formale esposto da parte di un cittadino, possono prelevare sul territorio campioni di prodotti farmaceutici ed inviarli all'Istituto Superiore di Sanità (ISS) che è il Laboratorio ufficiale per il controllo dei medicinali (Official Medicines Control Laboratory, OMCL) per l'Italia. I controlli analitici riguardano sia il principio attivo, cioè la sostanza che possiede attività farmacologica, sia il prodotto finito, cioè la forma farmaceutica che contiene il principio attivo, generalmente in associazione con altri ingredienti inattivi (eccipienti). Vengono eseguite verifiche anche sugli eccipienti nel caso in cui ciò sia ritenuto necessario per valutare la qualità del medicinale. Nella definizione dei test analitici da effettuare sui principi attivi, oltre ai test routinari (Identificazione, Dosaggio, Determinazione della purezza) vengono considerate quelle caratteristiche che possono influenzare la sua biodisponibilità e, di conseguenza, la sua efficacia (per esempio le caratteristiche chimico fisiche, quali la dimensione delle particelle e la forma cristallina). Se c'è del grafene a livelli superiori al consentito lo si trova.
Quindi abbiamo la possibilità di farli analizzare GRATUITAMENTE, sia sacche di sangue che tutti i vaccini. Possiamo anche richiedere i risultati dei test effettuati ed abbiamo sicuramente medici e professonisti nel settore analisi che possono dirci se corrispondono al vero o sono stati contraffatti. I dati devono portare alla stessa considerazione.
Se non dovessero effettuare gli esami oppure ignorarci, si può tranquillamente depositare denuncia su omissione dei NAS oppure portare la questione al civile e far intervenire un giudice. Certo che mica è così semplice ma intanto si comincia e poi vedremo come affrontare il percorso fino alla fine. Prima di dire che "non ce la faremo mai o non ce lo faranno mai fare" almeno prima ci si prova. A non fare nulla, non risolveremo mai nulla ed è arrivato il momento di finire solo di chiacchierare fra noi sui social ed è ora di cominciare a muoversi sul serio perchè qui non è finita di certo.
Siate consapevoli, siate liberi.
Alessandra Ghisla - Consulente con studi di diritto
(Questo topic è di proprietà intellettuale di Ghisla Alessandra che ne permette la condivisione con citazione della fonte)