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👉VADEMECUM PER LE GESTANTI

Quando siete stati ricoverati in ospedale avete mai firmato il consenso informato per ogni trattamento/esame proposto, seppur dopo le informazioni ricevute direttamente dal medico che le eseguirà? No vero? E sapete perché? Per i vari protocolli utilizzati per la vostra diagnosi, che accettate con il ricovero e che trovate specificati sulla vostra cartella clinica. Certo che potete discuterli con il medico ed anche rifiutarne alcuni e personalizzarne altri ma va esplicitamente richiesto e concordato. Se non dite nulla, loro procedono tipo silenzio-assenso. Ed è anche così per il PROTOCOLLO NASCITA.

Appena nati e già “vaccinati”. Il Ministero della Salute ha deciso di inserire nel Protocollo Parto delle sue aziende ospedaliere l'immunizzazione contro la bronchiolite, portata dall'infezione al Virus Respiratorio Sinciziale (RSV). Questo comporta che al neonato, oltre tutte le procedure previste, verrà somministrato senza prevedere il consenso scritto anche l'anticorpo monoclonale Nirsevimab. E' un farmaco sotto monitoraggio addizionale (RRL) e la somministrazione di questo prodotto deve essere effettuata da personale sanitario specializzato ed è richiesto un periodo di osservazione al termine dell'infusione o iniezione, in modo che si possa intervenire in caso di comparsa di reazioni avverse.

Essendo quindi un atto medico viene regolamentato dalla Legge 219/2017 dove all'art. 1 comma 5 leggiamo: "Ogni persona capace di agire ha il diritto di rifiutare, in tutto o in parte […],  qualsiasi accertamento diagnostico o trattamento sanitario indicato dal  medico per la sua patologia o  singoli  atti  del  trattamento  stesso”. Invece al comma 3 troviamo: "Il rifiuto (DISSENSO INFORMATO) o la rinuncia alle informazioni e l'eventuale indicazione di un incaricato (MANDATO SANITARIO) sono registrati nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico". Seppur sul proprio corpo si possano rifiutare terapie salvavita, i genitori sono i tutori naturali di un altro cittadino ed i suoi diritti potrebbero superare la scelta e responsabilità genitoriale. Quindi è importante essere precisi, sicuri ed informati soprattutto come coppia.

COME FARE:

- Richiedere il Protocollo Nascita direttamente al reparto di ostetricia dove intendete far nascere vostro figlio (se già siete lì e pronte per partorire lo potete fare lo stesso, magari con l'aiuto del partner o della persona vicina a voi)

- Seppur il ricovero implica un consenso assenso al protocollo, il cittadino ha sempre il diritto di stabilire con il medico uno per uno tutti gli atti sanitari e decidere se accettarli o rifiutarli.

- Bisogna essere molto chiari sul RIFIUTO al trattamento consigliato ed è meglio farlo apporre sulla cartella clinica prima della nascita. Un NO GRAZIE è più che sufficiente visto che non sia una cura e neppure salvavita sul neonato, perciò non definita "incuria" e NON implica la minaccia di segnalazioni agli assistenti sociali oppure il mancato rilascio delle dimissioni. Questo perchè NESSUN atto medico può essere reso obbligatorio, perchè per essere LIBERO, il consenso come il dissenso, deve pertanto essere esente da vizi, coercizioni, inganni, errori, pressione psicologica al fine di influenzare la volontà del paziente e qualsiasi coercizione o punizione NON è lecita e legittima.

In questo caso, al confronto con i vaccini obbligatori Lorenzin, NON SI FIRMA UN MODULO DI DISSENSO ALLA VACCINAZIONE ma si fa annotare nella cartella clinica il RIFIUTO che, alle dimissioni, verrà poi firmata anche dal paziente. Voi non vi rifiutate di firmare un modulo, cioè non è che non esplicate la procedura aziendale di firma del modulo del dissenso, voi fate inserire il RIFIUTO nella cartella clinica che verrà poi firmata, rispettando così la procedura conforme a Legge. Perché un conto è il protocollo alla nascita NEI PRIMI DUE GIORNI, dove viene riportato voce per voce sulla cartella clinica, non è previsto consenso ma dissenso si, e si firmano solo le dimissioni; un altro è portare DOPO il neonato dal suo pediatra di libera scelta che, ai controlli di routine, potrebbe proporre la prevenzione contro la bronchite (entro 12 mesi) e lì si, DEVE farmi firmare il modulo di consenso/dissenso informato alla somministrazione di anticorpo monoclonale Nirsevimab per la profilassi dell’infezione da Virus Respiratorio Sinciziale (VRS).

NON VI VACCINANO IL FIGLIO A VOSTRA INSAPUTA, assolutamente vero, però loro seguono un protocollo il quale dovreste conoscere anche voi ed al quale potete tranquillamente accedere. Quindi lo fanno eventualmente su vostra ignoranza. Ed invece come neo genitore CONSAPEVOLE dovreste sapere esattamente cosa fanno o non fanno a vostro figlio appena nato e l’eventuale RIFIUTO, se previsto quel trattamento come la vitamina K (entrambi PREVENTIVI e non salvavita od urgenti) va fatto apporre nella cartella clinica. 

NON BASTA INVIARE PREVENTIVAMENTE DIFFIDA, PIANO PARTO O DISSENSO perchè, con il cambio del personale, il RIFIUTO segnato nella cartella clinica è l’unico UNIVERSALMENTE riconosciuto da tutti e da tutti rispettato. Se vi fa stare più tranquilli, potete anche chiedere di non lasciare mai solo il neonato, anche a visite od esami. Questo non vuol dire spaventare i neo genitori ma prepararli ad esercitare la Libera Scelta Terapeutica sui loro figli e ad intervenire nell’esercizio dei propri diritti come genitori se fosse necessario.

La procedura sopra indicata dovrebbe proteggervi da abusi o pregiudizio. Voi siete i tutori, solo voi scegliete sul minore e, nel caso di prevenzione, non è messa in discussione la vostra scelta che, se d'accordo con entrambi i tutori, DEVE essere rispettata perchè così prevede la Legge.

Siate consapevoli, siate liberi

Alessandra Ghisla - Consulente con studi di diritto

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