OBBLIGATI SU OPINIONE
Cita da Alessandra Ghisla su 25 Novembre 2024, 8:53Con "obbligati su opinione" intendo tutti quegli "obblighi" che nascono da una mera opinione, da una "credenza popolare".
In particolare in questa sede vorrei parlare di quelli apparentemente più veritieri che sembrerebbero esser giustificati in punta di diritto, della serie "Le famose sentenze della Corte Costituzione (od altro organo giurisprudenziale) ad opinione obbligatoria", che fanno apparire obblighi ciò che non sono.
Da dove e come nasce questo malcostume?
Quando un organo di giudizio esprime una sentenza DEVE secondo normativa rispondere solo alla domanda/richiesta che gli viene posta, non deve andare in extra giudicato. Cioè DOMANDA A RISPOSTA A. Spesso però purtroppo è diventata cattiva abitudine per non dire comportamento fraudolento dare RISPOSTA B, C, D ecc senza A o in aggiunta ad A, e questo non va assolutamente bene.
Nel momento che un giudice risponde A su A deve ovviamente rispondere in punta di diritto e perciò in merito ad esso si assume i suoi oneri ed onori insieme alla sua responsabilità di magistrato. Se risponde solo od anche B, C, D allora , oltre a non seguire la normativa ed ottemperare ai suoi doveri, non si assume nemmeno la RESPONSABILITÀ di ciò che esprime con B, C, D.
Ma perché fondamentalmente non si assume nessuna responsabilità se non quella, in presenza di un *contorno" giudiziario che lo "punisce", di aver fatto male il suo lavoro?
Perché, per esempio come capita spesso se viene risposto A insieme a B, C, D, quest'ultime in realtà rappresentano risposte non vincolanti per chi riceve il giudizio, in quanto non hanno bisogno per essere espresse, non essendo state richieste, di essere necessariamente giustificate in punta di diritto, non assumono nessuna rilevanza in termini di diritto e possono permettersi dì essere semplicemente espresse. Il reale motivo di accoglimento o rigetto è rappresentato dalla risposta A, in quanto su domanda A, e sul quale pertanto si può impostare un eventuale appello in cui verrà discussa la giusta o sbagliata decisione del giudice. Le risposte B, C, D vengono quindi a rappresentare risposte alla stregua di semplici pareri che NON DEVONO essere vincolanti in quanto sganciati da una qualsivoglia motivazione in diritto che il giudice sarebbe stato tenuto a dare se la domanda fatta fosse stata appunto B, C, D.
Quindi, detto ciò, da dove nasce questo "obbligo" se non c'è vincolo e come il "non c'è obbligo" si trasforma in "non dovrebbe ma c'è" ?
Nasce dal mondo mediatico, politico, giudiziario, sia di parte che spesso di controparte, che "educano e viziano" una platea di ignoranti, viziati, tartassati, affaccendati cittadini spettatori, che pendono e dipendono dalle loro labbra e pasticci e senza, questa è la cosa che più mi dispiace, nessun o quasi pensiero critico che ne metta in dubbio il loro verbo. RIESCONO PERCIÒ CREDERE CHE L'OPINIONE SIA UN OBBLIGO.
Questo è il meccanismo delle tre carte, dove osservi ma non vedi, attraverso cui ci stanno rendendo tutti schiavi inerti e beoti. Sostanzialmente l'extra giudicato è NULLA, il giudice ha responsabilità quasi NULLA, e noi veniamo "fregati" dal NULLA, ed il NULLA ufficialmente non esiste.
NOI dobbiamo assolutamente invertire questo trend, pochi o tanti che siamo, togliere le opinioni dalle sentenze, quelle che non ci piacciono ma anche quelle che ci piacciono, tramite il godere della conoscenza e la gioia della libertà a cui tutto ciò conduce, educando GLI ALTRI E TUTTI NOI verso "il merito di essere seguiti e rispettati".
ESEMPIO DI OPINIONE-OBBLIGO
Per meglio far capire la questione "opinione-obbligo" vorrei fare un semplice quanto grottesco esempio di come agisce questo subdolo meccanismo che colpisce anche e soprattutto gli stessi addetti ai lavori, facendo di tale inganno una prassi apparentemente normale e corretta.
Farò un esempio sulla falsariga delle purtroppo reali e recenti “pompate sentenze” della Corte Costituzionale sul “solito sospetto”, cioè “sull’obbligo vaccinale”, per poi tornare su tali sentenze mettendone in evidenza il parallelismo.
Immaginiamo che si vada in giudizio per CHIEDERE un aumento dello stipendio con la motivazione di essere belli, ovviamente nessun contratto prevede tale possibilità, il ricorso non può che ricevere SENTENZA DI RIGETTO CON LA MOTIVAZIONE DI ASSENZA DI TALE CLAUSOLA NEL CONTRATTO DI LAVORO, ed eventuali altre ragioni normative.
Il discorso dovrebbe finire lì, facile facile e senza tanti giri di parole o perdite di tempo.
Invece no, a corollario di tale RISPOSTA pertinente alla domanda, il giudice decide di aggiungere altro e fare un'articolata ed apparentemente iinnocua considerazione sull’obbligo del soggetto di bell’aspetto nell’aiutare le altre persone più brutte nella ricerca del partner adatto a loro, adducendo a tale paventato obbligo ragioni di solidarietà e persino di salute pubblica in linea con lo slogan “felicità è salute”, aggiungendo magari, ma anche no, qualsivoglia normativa che possa in un qualche modo far comodo in tal situazione.
Penso abbiate già capito dove voglio arrivare, ciò però che mi preme sottolineare ora è che se si decide di andare in appello contro la sentenza, anche se non sarebbe consigliato, quello che potrei contestare al giudice NON E’ il fantasmagorico “obbligo ricerca partner altrui” quanto SOLO ED ESCLUSIVAMENTE la DECISIONE DEL GIUDICE IN MERITO ALLA DOMANDA e cioè la risposta negativa alla richiesta di aumento di “stipendio da bellezza” per rispetto dei termini contrattuali. Non si può impugnare “l’obbligo ricerca partner altrui”, non è la risposta alla richiesta del ricorrente che è invece stata correttamente motivata con il “rispetto del contratto”, è una semplice considerazione personale, UNA OPINIONE, ed in quanto tale non viene, e non può nemmeno essere, impugnata. In tal senso il giudice NON E’ RESPONSABILE, LA SUA OPINIONE NON E’ IMPUGNABILE, NON RISPONDE DI CIO’ CHE PENSA. Quella che può essere impugnata è solo e giustamente la sentenza vera e propria e cioè la parte del documento di sentenza che risponde alla domanda posta motivandola in termini normativi.
A questo punto, se la cosa finisse qui, poco male, il giudice si è preso un lusso non richiesto, ha voluto dire la sua, ma pazienza frega nulla, al limite se lo si incontra al bar si può tranquillamente discorrere dei diversi punti di vista e di come va il mondo.
INVECE ANCORA NO😁, perché “l’obbligo ricerca partner altrui” viene spammato e pompato in ogni dove, creando anche accese discussioni tra chi è bello e chi è sfortunatamente meno dotato, e così MAGGGICAMENTE L’OPINIONE SI FA SENTENZA e si erge a paladina dei brutti contro i cattttivissssimi belli. Il seguito lo sapete già, tutto cade in ciaciara con i belli che se la prendono con la magistratura brutta e cattiva, ma SOPRATTUTTO CON COLORO CONTRO CUI NULLA SE POTE.
La magistratura è sicuramente non molto buona e piuttosto cattiva MA è figlia essa stessa dello stesso sistema (matrix) che permette e riesce a far credere che i belli debbano portare a morosare i brutti. Se non si fa capire alla magistratura CHE NOI SAPPIAMO, CHE MOLTI SANNO, essa non troverà mai nella sua interezza la forza, il coraggio, la convenienza ad invertire la rotta, è necessario far girare prima i mulini altrimenti il vento contro avrà sempre vita facile.
In sostanza tutto il “pompaggio” mediatico, a favore o sfavore, buono o cattivo, dell’informazione “di regime” ma anche della finta controinformazione, non fa altro che inculcare la solita CREDENZA SBAGLIATA e non la VERITA’ DELLA FONTE. In mala o buona fede spesso i vari pifferai non fanno altro che veicolare il messaggio sbagliato, ma voluto dal sistema di controllo che attraverso questi trucchetti, attraverso la logica dell’opinione-legge, attraverso l’abitudine del pollice su o giù, fa credere al popolo di esser in democrazia, seppur marcia, seppiur difettoda, ma pur sempre democrazia, una democrazia in cui tu puoi dire la tua e le regole teoriche del sistema, seppur con mille problemi, son seguite, mentre invece nella realtà dei fatti, attraverso la manipolazione dei consensi ma soprattutto anche attraverso il semplice indirizzamento senza consenso ad una platea senza bussola, le stesse regole vengono falsate e pilotate verso la direzione che il pifferaio vuole.
Se l’ultima frontiera, se l’ultimo argine del rispetto delle regole, quelle vere, cioè la magistratura, fa finta di essere un argine ma è solo un forum show allora cade tutto e a quel punto varrà tutto. Per verificare se è veramente tutto uno show e riportarlo eventualmente alla realtà è necessario presentarsi con qualcosa di concreto e non anche noi con la fuffa di un opinione, che non è normativamente contestabile perchè nemmeno presa in considerazione quanto semplice opinione e non fatto oggettivo. Non si può combattere la fuffa con la fuffa, se vogliamo eliminarla serve la purezza e verità della fonte, non permettiamo alle opinioni di offuscare il nostro giudizio, altrimenti non saremmo diversi dagli stessi giudici che accusiamo di "abuso d'opinione" e definiamo brutti e cattivi.
Questo è il compito che dovremmo portare avanti, togliere la cortina di nebbia e far vedere ciò che realmente è e non ciò che dicono che è, se si dà il via alle opinioni di maggioranza di schiacciare le minoranze, a chi urla più forte di fare ciò che vuole, al pollice verso di decapitare il gladiatore, allora si permette all’imperatore di turno di comandare il popolo a proprio piacimento, con la forza o con altri mezzi più moderni il risultato non cambia, se non si permette alla legge di fare ciò per cui è nata, allora si sarà sempre in balia del vento che soffia, se tira dalla parte giusta sopravvivi altrimenti… anche no, ma attenzione che poi il vento gira.😎
FORZA GODIAMO DELLA NOSTRA FORZA💪💪… soffiamo tutti nella giusta direzione e vedremo che prima o poi il vento si fermerà naturalmente da solo.
Cristian M.
(Questo topic è di proprietà intellettuale di Cristian M. che consente la condivisione con citazione della fonte)
Con "obbligati su opinione" intendo tutti quegli "obblighi" che nascono da una mera opinione, da una "credenza popolare".
In particolare in questa sede vorrei parlare di quelli apparentemente più veritieri che sembrerebbero esser giustificati in punta di diritto, della serie "Le famose sentenze della Corte Costituzione (od altro organo giurisprudenziale) ad opinione obbligatoria", che fanno apparire obblighi ciò che non sono.
Da dove e come nasce questo malcostume?
Quando un organo di giudizio esprime una sentenza DEVE secondo normativa rispondere solo alla domanda/richiesta che gli viene posta, non deve andare in extra giudicato. Cioè DOMANDA A RISPOSTA A. Spesso però purtroppo è diventata cattiva abitudine per non dire comportamento fraudolento dare RISPOSTA B, C, D ecc senza A o in aggiunta ad A, e questo non va assolutamente bene.
Nel momento che un giudice risponde A su A deve ovviamente rispondere in punta di diritto e perciò in merito ad esso si assume i suoi oneri ed onori insieme alla sua responsabilità di magistrato. Se risponde solo od anche B, C, D allora , oltre a non seguire la normativa ed ottemperare ai suoi doveri, non si assume nemmeno la RESPONSABILITÀ di ciò che esprime con B, C, D.
Ma perché fondamentalmente non si assume nessuna responsabilità se non quella, in presenza di un *contorno" giudiziario che lo "punisce", di aver fatto male il suo lavoro?
Perché, per esempio come capita spesso se viene risposto A insieme a B, C, D, quest'ultime in realtà rappresentano risposte non vincolanti per chi riceve il giudizio, in quanto non hanno bisogno per essere espresse, non essendo state richieste, di essere necessariamente giustificate in punta di diritto, non assumono nessuna rilevanza in termini di diritto e possono permettersi dì essere semplicemente espresse. Il reale motivo di accoglimento o rigetto è rappresentato dalla risposta A, in quanto su domanda A, e sul quale pertanto si può impostare un eventuale appello in cui verrà discussa la giusta o sbagliata decisione del giudice. Le risposte B, C, D vengono quindi a rappresentare risposte alla stregua di semplici pareri che NON DEVONO essere vincolanti in quanto sganciati da una qualsivoglia motivazione in diritto che il giudice sarebbe stato tenuto a dare se la domanda fatta fosse stata appunto B, C, D.
Quindi, detto ciò, da dove nasce questo "obbligo" se non c'è vincolo e come il "non c'è obbligo" si trasforma in "non dovrebbe ma c'è" ?
Nasce dal mondo mediatico, politico, giudiziario, sia di parte che spesso di controparte, che "educano e viziano" una platea di ignoranti, viziati, tartassati, affaccendati cittadini spettatori, che pendono e dipendono dalle loro labbra e pasticci e senza, questa è la cosa che più mi dispiace, nessun o quasi pensiero critico che ne metta in dubbio il loro verbo. RIESCONO PERCIÒ CREDERE CHE L'OPINIONE SIA UN OBBLIGO.
Questo è il meccanismo delle tre carte, dove osservi ma non vedi, attraverso cui ci stanno rendendo tutti schiavi inerti e beoti. Sostanzialmente l'extra giudicato è NULLA, il giudice ha responsabilità quasi NULLA, e noi veniamo "fregati" dal NULLA, ed il NULLA ufficialmente non esiste.
NOI dobbiamo assolutamente invertire questo trend, pochi o tanti che siamo, togliere le opinioni dalle sentenze, quelle che non ci piacciono ma anche quelle che ci piacciono, tramite il godere della conoscenza e la gioia della libertà a cui tutto ciò conduce, educando GLI ALTRI E TUTTI NOI verso "il merito di essere seguiti e rispettati".
ESEMPIO DI OPINIONE-OBBLIGO
Per meglio far capire la questione "opinione-obbligo" vorrei fare un semplice quanto grottesco esempio di come agisce questo subdolo meccanismo che colpisce anche e soprattutto gli stessi addetti ai lavori, facendo di tale inganno una prassi apparentemente normale e corretta.
Farò un esempio sulla falsariga delle purtroppo reali e recenti “pompate sentenze” della Corte Costituzionale sul “solito sospetto”, cioè “sull’obbligo vaccinale”, per poi tornare su tali sentenze mettendone in evidenza il parallelismo.
Immaginiamo che si vada in giudizio per CHIEDERE un aumento dello stipendio con la motivazione di essere belli, ovviamente nessun contratto prevede tale possibilità, il ricorso non può che ricevere SENTENZA DI RIGETTO CON LA MOTIVAZIONE DI ASSENZA DI TALE CLAUSOLA NEL CONTRATTO DI LAVORO, ed eventuali altre ragioni normative.
Il discorso dovrebbe finire lì, facile facile e senza tanti giri di parole o perdite di tempo.
Invece no, a corollario di tale RISPOSTA pertinente alla domanda, il giudice decide di aggiungere altro e fare un'articolata ed apparentemente iinnocua considerazione sull’obbligo del soggetto di bell’aspetto nell’aiutare le altre persone più brutte nella ricerca del partner adatto a loro, adducendo a tale paventato obbligo ragioni di solidarietà e persino di salute pubblica in linea con lo slogan “felicità è salute”, aggiungendo magari, ma anche no, qualsivoglia normativa che possa in un qualche modo far comodo in tal situazione.
Penso abbiate già capito dove voglio arrivare, ciò però che mi preme sottolineare ora è che se si decide di andare in appello contro la sentenza, anche se non sarebbe consigliato, quello che potrei contestare al giudice NON E’ il fantasmagorico “obbligo ricerca partner altrui” quanto SOLO ED ESCLUSIVAMENTE la DECISIONE DEL GIUDICE IN MERITO ALLA DOMANDA e cioè la risposta negativa alla richiesta di aumento di “stipendio da bellezza” per rispetto dei termini contrattuali. Non si può impugnare “l’obbligo ricerca partner altrui”, non è la risposta alla richiesta del ricorrente che è invece stata correttamente motivata con il “rispetto del contratto”, è una semplice considerazione personale, UNA OPINIONE, ed in quanto tale non viene, e non può nemmeno essere, impugnata. In tal senso il giudice NON E’ RESPONSABILE, LA SUA OPINIONE NON E’ IMPUGNABILE, NON RISPONDE DI CIO’ CHE PENSA. Quella che può essere impugnata è solo e giustamente la sentenza vera e propria e cioè la parte del documento di sentenza che risponde alla domanda posta motivandola in termini normativi.
A questo punto, se la cosa finisse qui, poco male, il giudice si è preso un lusso non richiesto, ha voluto dire la sua, ma pazienza frega nulla, al limite se lo si incontra al bar si può tranquillamente discorrere dei diversi punti di vista e di come va il mondo.
INVECE ANCORA NO😁, perché “l’obbligo ricerca partner altrui” viene spammato e pompato in ogni dove, creando anche accese discussioni tra chi è bello e chi è sfortunatamente meno dotato, e così MAGGGICAMENTE L’OPINIONE SI FA SENTENZA e si erge a paladina dei brutti contro i cattttivissssimi belli. Il seguito lo sapete già, tutto cade in ciaciara con i belli che se la prendono con la magistratura brutta e cattiva, ma SOPRATTUTTO CON COLORO CONTRO CUI NULLA SE POTE.
La magistratura è sicuramente non molto buona e piuttosto cattiva MA è figlia essa stessa dello stesso sistema (matrix) che permette e riesce a far credere che i belli debbano portare a morosare i brutti. Se non si fa capire alla magistratura CHE NOI SAPPIAMO, CHE MOLTI SANNO, essa non troverà mai nella sua interezza la forza, il coraggio, la convenienza ad invertire la rotta, è necessario far girare prima i mulini altrimenti il vento contro avrà sempre vita facile.
In sostanza tutto il “pompaggio” mediatico, a favore o sfavore, buono o cattivo, dell’informazione “di regime” ma anche della finta controinformazione, non fa altro che inculcare la solita CREDENZA SBAGLIATA e non la VERITA’ DELLA FONTE. In mala o buona fede spesso i vari pifferai non fanno altro che veicolare il messaggio sbagliato, ma voluto dal sistema di controllo che attraverso questi trucchetti, attraverso la logica dell’opinione-legge, attraverso l’abitudine del pollice su o giù, fa credere al popolo di esser in democrazia, seppur marcia, seppiur difettoda, ma pur sempre democrazia, una democrazia in cui tu puoi dire la tua e le regole teoriche del sistema, seppur con mille problemi, son seguite, mentre invece nella realtà dei fatti, attraverso la manipolazione dei consensi ma soprattutto anche attraverso il semplice indirizzamento senza consenso ad una platea senza bussola, le stesse regole vengono falsate e pilotate verso la direzione che il pifferaio vuole.
Se l’ultima frontiera, se l’ultimo argine del rispetto delle regole, quelle vere, cioè la magistratura, fa finta di essere un argine ma è solo un forum show allora cade tutto e a quel punto varrà tutto. Per verificare se è veramente tutto uno show e riportarlo eventualmente alla realtà è necessario presentarsi con qualcosa di concreto e non anche noi con la fuffa di un opinione, che non è normativamente contestabile perchè nemmeno presa in considerazione quanto semplice opinione e non fatto oggettivo. Non si può combattere la fuffa con la fuffa, se vogliamo eliminarla serve la purezza e verità della fonte, non permettiamo alle opinioni di offuscare il nostro giudizio, altrimenti non saremmo diversi dagli stessi giudici che accusiamo di "abuso d'opinione" e definiamo brutti e cattivi.
Questo è il compito che dovremmo portare avanti, togliere la cortina di nebbia e far vedere ciò che realmente è e non ciò che dicono che è, se si dà il via alle opinioni di maggioranza di schiacciare le minoranze, a chi urla più forte di fare ciò che vuole, al pollice verso di decapitare il gladiatore, allora si permette all’imperatore di turno di comandare il popolo a proprio piacimento, con la forza o con altri mezzi più moderni il risultato non cambia, se non si permette alla legge di fare ciò per cui è nata, allora si sarà sempre in balia del vento che soffia, se tira dalla parte giusta sopravvivi altrimenti… anche no, ma attenzione che poi il vento gira.😎
FORZA GODIAMO DELLA NOSTRA FORZA💪💪… soffiamo tutti nella giusta direzione e vedremo che prima o poi il vento si fermerà naturalmente da solo.
Cristian M.
(Questo topic è di proprietà intellettuale di Cristian M. che consente la condivisione con citazione della fonte)