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PERCHE' IL GOVERNO HA ANNULLATO LE MULTE NOVAX OVER50

In questi giorni c'è un fortissimo dibattito politico e mediatico sulla notizia dell'annullamento delle multe novax over50 da 100 euro. Infatti possiamo leggere:Multe tolte ai novax: i vaccini fino a omicron erano efficaci nel prevenire l'infezione, quindi chi ha scelto di rifiutare un vaccino sicuro ed efficace ha messo in pericolo la sua salute e quella degli altri. Questi i fatti INCONFUTABILI. Il resto è politica, ma quella peggiore”, commenta il virologo Roberto Burioni su X. Per Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell'ospedale policlinico San Martino di Genova, “l'Italia è il paese dei condoni, delle regole – giuste o sbagliate che siano – non seguite e degli evasori legalizzati dallo Stato. Un bel messaggio natalizio con emergenze che bussano alla porta, una epidemia in Congo, l'aviaria che bussa e l' influenza che sta per esplodere”. “Non c'è nessuno scandalo per la cancellazione delle multe ai no-vax, comminate nel periodo pandemico”, è invece convinto Gianni Rezza, già direttore generale della Prevenzione sanitaria del ministero della Salute durante il periodo Covid, professore straordinario di Igiene presso l'università Vita-Salute San Raffaele di Milano. “Sono vaccinista convinto - scherza - forse con una posizione anti-conformista. Inutile dire quanto consideri importanti i vaccini, ma quando finisce una guerra, specie se si vince (anche grazie ai vaccini), c'è sempre una amnistia! (purché preveda una pacificazione)”. Secondo il consigliere regionale del Pd, Pierluigi Lopalco, assessore alla sanità della Regione Puglia durante l'emergenza Covid-19, “la decisione del governo Meloni di tagliare le multe ai no vax non è solo un atto di gravissima irresponsabilità. È uno schiaffo per milioni di italiani che, con sacrificio e senso civico, hanno rispettato le regole per tutelare se stessi e l'intera collettività durante l'emergenza pandemica e per i tanti operatori sanitari che hanno lottato, in prima linea, contro il Covid-19. È un'offesa alla memoria delle vittime del virus e alle loro famiglie che meritano rispetto, non atti di cinico calcolo politico. Il centrodestra sbaglia a inseguire qualche voto in più - ha aggiunto - sacrificando quei valori che dovrebbero guidare ogni democrazia: giustizia e solidarietà. Sminuire le responsabilità di chi ha rifiutato le regole sanitarie equivale a umiliare chi ha messo al primo posto la salute pubblica, accettando vaccinazioni, restrizioni e sacrifici personali per la salvaguardia del bene comune. Come farà il centrodestra a spiegare a milioni di cittadini onesti che rispettare la legge non è un valore imprescindibile? Come potrà guardare negli occhi quanti (medici, infermieri e personale sanitario) hanno lavorato fino allo stremo delle forze, sapendo che il loro impegno viene svilito da simili decisioni? Il governo Meloni - conclude Lopalco - torni sui propri passi. Il rispetto delle regole, la salute pubblica e la memoria delle vittime del Covid non sono negoziabile. Men che meno per un tornaconto elettorale”. Secondo Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, siamo di fronte a “un condono raccattavoti diseducativo e irrispettoso”, mentre Massimo Andreoni, direttore scientifico della Società Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (Simit), ricorda che “essere per principio contrari alla vaccinazione obbligatoria è sempre un po' pericoloso perché quello che può accadere in futuri eventi pandemici non è prevedibile”. Nel programma L'aria che tira, che conduce su La7, Davide Parenzo ha paragonato la norma ad un''aministia', ricordando il provvedimento adottato in Italia nel 1946 nei confronti dei fascisti. Lorenzo Tosa su Facebook scrive: "Non è solo un fatto scientifico e di civiltà. Il condono tombale delle multe ai no-va* è anche e soprattutto un clamoroso disastro economico. Con un solo articolo il governo Meloni ha, in pratica, rinunciato a incassare tra i 150 e i 170 milioni di euro stimati di sanzioni dovute e sacrosante per chi non si è vaccinato, aprendo l’ennesima crepa nei conti pubblici. Chi credete che pagherà quei 170 milioni di euro? Li pagheranno, con le proprie tasse, tutte quelle persone che responsabilmente si sono vaccinate contribuendo a fermare una pandemia senza precedenti. Li pagheranno con le loro tasche o sulla loro pelle. In tasse o in prestazioni sanitarie che latitano, in liste d’attese infinite per una Tac o un Pap test, in odissee nei pronto soccorso al collasso. Non sono mai solo soldi. Non sono mai solo multe. Per un pugno di voti di orde di analfabeti disfunzionali che in queste ore ululano ed esultano, il governo ha offeso e impoverito il 90% di italiani che hanno fatto il proprio dovere. È un messaggio di una volgarità, di una sconcezza e di una pericolosità che scoraggia e ferisce. Ma che non si dimentica". Licia Ronzulli, vice presidente del Senato, con l’opposizione: “La violazione delle norme sanitarie è stata uno schiaffo alle leggi dello Stato”. Elly Schlein: “Meloni strizza l’occhio a chi non rispetta le regole”. Per Nicola Fratoianni (Alleanza Verdi e Sinistra) la cancellazione delle multe arriva da “quella parte politica che in questi anni ha ammiccato a quel sentimento antiscientifico che pure circola nelle nostre società e che è molto pericoloso”. Anche per Riccardo Magi (+ Europa) Meloni “strizza l'occhio a complottisti novax e negazionisti” e “offende tutte le vittime del covid”.  E’ “una grave offesa agli operatori sanitari”, rincara Maria Elena Boschi per conto di Italia Viva.

A parte le chiacchiere da bar, propaganda politica e vaccinale ed opinioni personali non richieste, ripercorriamo un attimo le mosse del Governo Meloni sulla multa novax voluta dall'allora Governo Draghi. Solo una settimana dopo l’entrata in carica, a fine ottobre 2022, era stato infatti annunciato un primo intervento per rinviare la riscossione delle sanzioni, concretizzatosi poco dopo nel DL Rave party. La sospensione era stata prevista fino al 30 giugno dell'anno successivo, prorogata a maggio 2023 con un nuovo rinvio fino a giugno 2024. E poi un altro ancora, all'inizio di quest'anno, valido fino al prossimo 31 dicembre. Ma il 15 novembre esce la notizia che: "Commissione Bilancio alla Camera - Manovra, dal Tfr alle multe per i no vax: 1.300 emendamenti inammissibili" con: "Dalla proroga della sospensione delle multe per i no vax (chiesta dalla Lega) alla riapertura del semestre di silenzio-assenso per conferire il Tfr ai fondi pensione (proposta da FdI e dal partito guidato da Matteo Salvini): sono circa 1.300 su 4.511 le proposte di modifica dei gruppi alla Manovra che sono state dichiarate inammissibili in commissione Bilancio alla Camera per ragioni di estraneità di materia o di coperture". Questo voleva dire che la MULTA diventava EFFETTIVA come la sua RISCOSSIONE da parte di AdeR. Poi il 6 dicembre altra notizia con: "Milleproroghe. Nuovo stop alle sanzioni per gli obblighi vaccinali contro il Covid", dove leggiamo: "Ieri (N.d.R. 5 dicembre) primo esame in preconsiglio dei Ministri per il decreto Milleproroghe. Slittano nuovamente anche le sanzioni per non aver ottemperato all'obbligo di vaccinazione contro il Covid. Articolo 4 (Proroga di termini in materia di salute) Comma 1. Le sanzioni previste per non aver ottemperato all'obbligo di vaccinazione contro il Covid vengono prorogate al 31 dicembre 2025". Il 9 dicembre si leggeva: "Approvato dal consiglio dei ministri, nel milleproroghe oltre all’annullamento delle sanzioni ai no-vax c’è anche l’estinzione dei giudizi pendenti e il rimborso delle somme pagate anteriormente. Sulla questione rimborsi ora manca solo la valutazione del Mef", mentre il 10 dicembre: "Milleproroghe, annullate multe ai no vax ma niente rimborsi" e si continua con: "Stop alle multe per coloro che non si sono sottoposti alla vaccinazione per il Covid. Ad annunciarlo, con un comunicato, è stato Palazzo Chigi che, con il decreto legge Milleproroghe approvato dal Consiglio dei ministri, ha deciso di abrogare “in modo da non dover procedere con una ulteriore proroga, le norme relative a sanzioni pecuniarie in materia di obbligo vaccinale per la prevenzione dell'infezione da virus Sars-Cov-2”. In aggiunta, il governo ha stabilito anche l'“annullamento delle sanzioni pecuniarie già irrogate e non riscosse e relativo discarico”. La norma, che riguarda tutti coloro che non hanno ancora pagato la sanzione o la cartella, non prevede però rimborsi per chi ha già effettuato il pagamento". 

Per essere un Governo Novax, quello della Meloni non ha le idee molto chiare. Anzi sembra proprio che non volesse annullare la multa, infatti ne ha fatto ben 3 proroghe invece di abrogarla e quindi che è successo? E se fosse davvero intervenuta la Magistratura? No non è intervenuta da sola perchè ha visto una multa illecita ed illegittima ma perchè è stata spinta ad intervenire. Spinta arrivata dai cittadini che hanno fatto ricorso dal Giudice di Pace ed il gruppo di Tutela del Diritto Soggettivo, con ricorso della Consulente Ghisla Alessandra, ne hanno depositati più di 600 in 500 uffici diversi e sparsi sul territorio Italiano e che ha portato a più di 200 annullamenti della multa, mentre circa 100 ingiusti rigetti hanno portato a circa 60 impugnazioni in Secondo Grado ed uno in Cassazione. Ne mancano ancora circa 300 in attesa della decisione del Governo, rimandati via via e fermi da quasi due anni. In più un esposto alla Corte dei Conti sulla gravissima violazione contabile di aver emesso la sanzione da parte del Ministero della Salute ma presentato un PagoPA intestato ad AdeR. Chi ha guardato i Giudici negli occhi, sa benissimo che NON ci volevano lì e NON volevano decidere, anche per non far cadere l'idea del LEGISLATORE/GOVERNO padre-padrone che non sbaglia mai. Intanto le udienze continuano e stanno procedendo, come questa sotto del 4 dicembre 2024. 

 

Perciò una battaglia del tutto aperta perchè vaccini si o vaccini no, la multa presentava delle nullità insanabili sulla forma ma anche nel merito. Legge 219/2017: “Art. 1 comma 5. Ogni persona capace di agire ha il diritto di rifiutare, in tutto o in parte […], qualsiasi accertamento diagnostico o trattamento sanitario indicato dal medico per la sua patologia o singoli atti del trattamento stesso (vuol dire TUTTI gli atti medici come i vaccini, il tampone, il green pass ma anche un protocollo come tachipirina e vigile attesa)”. Per essere LIBERO il consenso/dissenso deve pertanto essere esente da vizi, coercizioni, inganni, errori, pressione psicologica al fine di influenzare la volontà del paziente e NIENTE può essere accettato. Il rifiuto a qualsiasi atto medico, nella forma scritta del dissenso informato, è un DIRITTO IMPUNIBILE, applicato come previsto da Legge, e non è un’omissione oppure violazione di Legge. Quindi nessuna multa ma nemmeno perdere dei diritti come il lavoro. Per cui una sanzione amministrativa pecuniaria ingiusta ed illecita che avrebbe portato a costi maggiori portarla avanti che annullarla. Solo che al Governo, come a tutta la politica, fa comodo far parlare di sè sulla questione vaccinale, che piace tanto come discorsi tra tifosi da stadio, perchè non può essere il Popolo Sovrano ad essersi risolto il problema come quelli grandi. Cioè disobbedire ad una Legge ingiusta ma impugnare la conseguenza della sanzione nelle sedi opportune. Se avessimo ascoltati tutti quelli che ci dicevano di "Non fate nulla, tanto non è una multa!" o "Gettate le raccomandate e non pagate!" o "La multa è sospesa, la impugnamo finito la proroga!" non saremmo riusciti a vincere questa battaglia. Inutile credere che sia stato merito di chi non ha pagato, quello era il minimo dei problemi per il Governo con la riscossione forzosa immediata a fine proroga. Anzi si stavano già gustando i circa 170 milioni di euro facili facili da chi si è tolto il diritto di impugnare una multa ingiusta entro 30 giorni dalla ricezione dell'avviso di addebito. Perchè si sa che a non fare nulla, non cambia nulla. Ed è così che si vince la guerra, con una battaglia che non viene combattuta. Vincono a tavolino per arresa VOLONTARIA del cittadino e lo fanno convincendolo già prima che sarà sconfitto, per sconfiggerlo davvero. Invece la guerra è ancora in atto ma, con la consapevolezza che il cittadino può fare tanto e che ad affrontare il problema ed a difendere i propri diritti non vincono sempre loro, non fa più così paura. Basta essere ben organizzati e ben preparati per sconfiggere il nemico e questa esperienza ne è valsa senz'altro la pena. Sopratutto chi ha fatto questo viaggio ed adesso si siede a guardare il panorama dalla vetta, fregandosene degli articoli di giornale. 

Alessandra Ghisla

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