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PIATTAFORMA LOVS LOMBARDIA

È uscita in questi giorni la notizia della LOVS LOMBARDIA https://www.byoblu.com/2024/11/12/bimbi-non-vaccinati-fuori-dagli-asili-regione-lombardia-facilita-le-espulsioni/?cmplz-force-reload=1731428312853 dove: “Alcune regioni stanno mettendo in campo sistemi per accelerare le verifiche per procedere più velocemente con le espulsioni. È il caso della Lombardia, che per l’anno scolastico in corso ha varato una piattaforma digitale, chiamata “Lovs“, che i dirigenti di nidi, materne e scuole di ogni ordine e grado, pubbliche, private o paritarie, sono tenuti a utilizzare per agevolare e automatizzare la verifica dello status vaccinale di ogni iscritto”.

È dal 2018 che stiamo denunciando il gravissimo abuso di aver concesso le credenziali di accesso ai libretti vaccinali digitali (con CF personale) dei nostri figli ai dirigenti scolastici. E non solo statali ma anche i servizi educativi comunali e le scuole private paritarie e non.

Per fortuna che abbiamo già portato la questione in tribunale all’attenzione dei giudici con i 4 ricorsi Lorenzin già depositati in sede civile con:

"5) Illegittimità relativa all’accesso in SIAVR (Sistema Informativo Anagrafe Vaccinale Regionale) per non conformità alla normativa vigente su FSE (Fascicolo Sanitario Elettronico) ed AVN (Anagrafe Vaccinale nazionale)

Seppur i genitori abbiano tempestivamente depositato la formale richiesta di vaccinazione all’ASL competente questo non è bastato per permettere l’adempimento contrattuale e quindi, accesso e frequenza al minore. La dirigente è stata chiarissima: il minore avrebbe potuto rientrare a scuola esclusivamente se fosse risultato in regola con l’obbligo vaccinale, in base al PNPV della sua età.  I genitori hanno fatto presente la normativa vigente ed hanno, altresì, rappresentato che detta richiesta non fosse possibile, in quanto la dirigente scolastica Giuliani non poteva accedere lecitamente a quell’informazione, perché la Legge 119/2017 non contempla altre comunicazioni tra scuola ed ASL oltre la data del 20 luglio. La dirigente ha dichiarato di avere le credenziali di accesso in SISPC (Sistema Informativo della Prevenzione Collettiva) cioè all’anagrafe vaccinale della Regione Toscana e di poter controllare lo status vaccinale del minore in qualsiasi momento avesse ritenuto opportuno.  Fino a che il “semaforo” fosse stato rosso, ella non avrebbe potuto accogliere la minore, dando tempo ai genitori di procedere con le vaccinazioni fino a regolarizzazione, promettendo di mantenere il posto acquisito come piacere personale alla famiglia. Probabilmente è proprio l’abuso di questo strumento che ha portato la dirigente a credere erroneamente di poter tenere ferma la posizione del minore, seppur edotta delle violazioni riscontrate dalla sua condotta".

SISPC come LOVS.

Perchè va difeso il diritto alla privacy di TUTTI i bambini e lo stiamo facendo. Nessuno escluso.

Alessandra Ghisla

(Il post è di proprietà intellettuale di Ghisla Alessandra - Consulente con studi di diritto amministrativo, scolastico e privacy - che ne permette condivisione con citazione della fonte)