VACCINI E L'ETA' DEL DISCERNIMENTO (12 ANNI)
Cita da Alessandra Ghisla su 22 Novembre 2024, 5:20Ormai come cittadini stiamo acquisendo sempre di più il DIRITTO NATURALE ALL'AUTODETERMINAZIONE IN FATTO DI CURA che passa dal Codice di Norimberga, dal Trattato di Oviedo (L.145/2001) fino alla Legge 219/2017 che all'art. 1 comma 5 precisa che: "Ogni persona capace di agire ha il diritto di rifiutare, in tutto o in parte […], qualsiasi accertamento diagnostico o trattamento sanitario indicato dal medico per la sua patologia o singoli atti del trattamento stesso”, seppur sicuro, efficace, salvavita, curativo e senza reazioni avverse ma questo vale sul PROPRIO corpo.
Quando invece si è tutori di un minore, bisogna tenere conto che, all'art. 3: "comma 2. Il consenso informato al trattamento sanitario del minore è espresso o rifiutato dagli esercenti la responsabilità genitoriale tenendo conto della volontà della persona minore, in relazione alla sua età e al suo grado di maturità, e avendo come scopo la tutela della salute psicofisica e della vita del minore nel pieno rispetto della sua dignità". Questo viene riportato direttamente dai Diritti del Fanciullo del 1989 con art. 12: "Gli Stati parti garantiscono al fanciullo capace di discernimento (N.d.R. 12 anni) il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa, le opinioni del fanciullo devono essere debitamente prese in considerazione tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità" ed art. 24: "Gli Stati parti riconoscono il diritto del minore di godere del miglior stato di salute possibile e di beneficiare di servizi medici e di riabilitazione. Essi si sforzano di garantire che nessun minore sia privato del diritto di avere accesso a tali servizi" ed i suoi diritti vanno tutelati anche al di sopra delle scelte genitoriali. Chi vigila su questo è il pediatra e la scuola.
Il minore a 12 anni entra nell'età del discernimento (grande minore) e si assume anche la responsabilità civile e penale delle sue azione (i quali genitori non si accollano il reato ma pagano eventualmente il difensore ed i danni). Uno dei diritti dei minori è quello di essere ascoltati e di prendere atto delle decisioni sul loro corpo. Quindi già a 12 anni è in grado di esercitare il suo consenso/dissenso, seppur rimanga la firma di entrambi i genitori che dovrebbero accogliere la sua scelta. La vaccinazione è definita un diritto del minore di non ammalarsi, quindi seppur non crei incuria da parte dei genitori, se il minore lo esercita, vince il suo diritto sulla scelta genitoriale, a prescindere che siano "obbligatori" o meno. "Qualora i genitori rifiutino la vaccinazione, considerata dal medico clinicamente rilevante, o vi sia dissenso fra i genitori, si evidenzia come anche in questi casi - come in generale là dove si verifichino dissensi tra medici, tutori, minori - sarebbe auspicabile e prezioso il ricorso, ove possibile, prima che al giudice (Legge n° 219/2017, art. 3 comma 5), ad un comitato di etica clinica, che offra una consulenza per la chiarificazione e possibilmente la risoluzione delle divergenze. Un’altra opportunità potrebbe essere la discussione delle diverse opinioni da parte dei soggetti coinvolti con esperti, all’interno di uno spazio etico" (Comitato Nazionale per la Bioetica su "adolescenti e vaccini").
Con il periodo del Covid-19 abbiamo assistito al fenomeno della "vaccinazione di gruppo", dove era normale domandare: "Ma tu ti sei vaccinato?" e, chi non si allineava, venivano "poste in essere misure atte a salvaguardare la salute pubblica", cioè punizioni visibili a tutti tipo non andare al cinema, non prendere l'autobus, non poter bere una bibita al bar. L'adolescenza ha inizio intorno agli 11 anni circa e mai come prima il gruppo dei coetanei diventa fondamentale. È all’interno di questo nuovo contesto che l'adolescente può sperimentare nuove modalità di relazione ed esplorare pensieri che si allontanano dai dogmi familiari. Nel contatto con i pari si intensifica anche il timore del giudizio, guidato dal desiderio di piacere, sentirsi parte di un gruppo, vedersi riconosciuta la propria identità e allo stesso tempo fondersi in qualche modo con l’identità del gruppo, avendo dei nuovi principi comuni in cui identificarsi e delle nuove esperienze da condividere. Quindi l'esclusione sociale è un danno inimmaginabile ma anche un incentivo molto forte per acconsentire, seppur contro la propria volontà.
Anche qui il discorso non è certo "vaccino SI o Vaccino NO" ma, se per essere libero il consenso/dissenso a qualsiasi trattamento fatto da un medico, deve avvenire esente da vizi, coercizioni, inganni, errori, pressione psicologica al fine di influenzare la volontà del paziente e la paura di essere esclusi non può essere accettata. Comunque anche il SUO consenso/dissenso DEVE comunque restare nella riservatezza dello studio del medico, protetto da privacy e non visibile a tutta la comunità scolastica.
Il futuro è già scritto qui --->Piano nazionale di prevenzione vaccinale (PNPV) 2023-2025
"L'agenda dell'OMS sull'immunizzazione 2030 rappresenta la nuova strategia globale per non lasciare nessuno indietro, aumentando l'accesso equo e l'uso dei vaccini, esistenti e di nuova generazione, durante tutto il corso della vita" e con "Attuare, in caso di situazioni di allarme, azioni ripetute e adottare provvedimenti di urgenza ed eventuali interventi legislativi necessari a ripristinare o raggiungere un livello accettabile di sicurezza sanitaria ottenibile mediante il mantenimento di elevate coperture vaccinali". Questo per tutti ma il CNB (Comitato Nazionale per la Bioetica) ha affrontato anche il tema dell'offerta delle vaccinazioni agli adolescenti. In particolare, esso ha focalizzato l'attenzione su "forme di comunicazione adatte all'eta', da parte delle istituzioni e dei medici", evidenziando l'importanza dell'informazione attraverso azioni di sensibilizzazione e di educazione rivolte ai ragazzi, ai genitori e agli insegnanti, con attivazione di specifiche iniziative nella scuola". Ma il problema non sono solo le giornate vaccinali a scuola sia come promozione che come inoculazione, ci aspettano le infermierie scolastiche, stabili all'interno delle scuole, con l'infermiere ed assistente sanitario vaccinatori come spiegato qui ---> VACCINI DIRETTAMENTE A SCUOLA
Seppur da nessuna parte si scriva che il diritto all'istruzione possa essere prevalicato dal diritto alla salute e, che le scuole, possano diventare succursali ASL, questo è quello che sta succedendo oggi perchè il nostro Governo continua con il metodo pedagogico anni '50 di paura, obbedienza e punizione, nella più incompleta incapacità di gestire questa situazione come tante altre. E se non ci riescono loro, dovremmo intervenire noi. Prima come genitori e poi come cittadini, perchè il futuro di questa Nazione non può essere messo in pericolo da scelte scellerate e poco democratiche. In uno Stato di Diritto i diritti non si cedono, mai.
Foto: CBN Vaccini ed Adolescenti
(Questo topic è di proprietà intellettuale di Ghisla Alessandra - consulente con studi di diritto - che ne permette la condivisione con citazione della fonte)
Ormai come cittadini stiamo acquisendo sempre di più il DIRITTO NATURALE ALL'AUTODETERMINAZIONE IN FATTO DI CURA che passa dal Codice di Norimberga, dal Trattato di Oviedo (L.145/2001) fino alla Legge 219/2017 che all'art. 1 comma 5 precisa che: "Ogni persona capace di agire ha il diritto di rifiutare, in tutto o in parte […], qualsiasi accertamento diagnostico o trattamento sanitario indicato dal medico per la sua patologia o singoli atti del trattamento stesso”, seppur sicuro, efficace, salvavita, curativo e senza reazioni avverse ma questo vale sul PROPRIO corpo.
Quando invece si è tutori di un minore, bisogna tenere conto che, all'art. 3: "comma 2. Il consenso informato al trattamento sanitario del minore è espresso o rifiutato dagli esercenti la responsabilità genitoriale tenendo conto della volontà della persona minore, in relazione alla sua età e al suo grado di maturità, e avendo come scopo la tutela della salute psicofisica e della vita del minore nel pieno rispetto della sua dignità". Questo viene riportato direttamente dai Diritti del Fanciullo del 1989 con art. 12: "Gli Stati parti garantiscono al fanciullo capace di discernimento (N.d.R. 12 anni) il diritto di esprimere liberamente la sua opinione su ogni questione che lo interessa, le opinioni del fanciullo devono essere debitamente prese in considerazione tenendo conto della sua età e del suo grado di maturità" ed art. 24: "Gli Stati parti riconoscono il diritto del minore di godere del miglior stato di salute possibile e di beneficiare di servizi medici e di riabilitazione. Essi si sforzano di garantire che nessun minore sia privato del diritto di avere accesso a tali servizi" ed i suoi diritti vanno tutelati anche al di sopra delle scelte genitoriali. Chi vigila su questo è il pediatra e la scuola.
Il minore a 12 anni entra nell'età del discernimento (grande minore) e si assume anche la responsabilità civile e penale delle sue azione (i quali genitori non si accollano il reato ma pagano eventualmente il difensore ed i danni). Uno dei diritti dei minori è quello di essere ascoltati e di prendere atto delle decisioni sul loro corpo. Quindi già a 12 anni è in grado di esercitare il suo consenso/dissenso, seppur rimanga la firma di entrambi i genitori che dovrebbero accogliere la sua scelta. La vaccinazione è definita un diritto del minore di non ammalarsi, quindi seppur non crei incuria da parte dei genitori, se il minore lo esercita, vince il suo diritto sulla scelta genitoriale, a prescindere che siano "obbligatori" o meno. "Qualora i genitori rifiutino la vaccinazione, considerata dal medico clinicamente rilevante, o vi sia dissenso fra i genitori, si evidenzia come anche in questi casi - come in generale là dove si verifichino dissensi tra medici, tutori, minori - sarebbe auspicabile e prezioso il ricorso, ove possibile, prima che al giudice (Legge n° 219/2017, art. 3 comma 5), ad un comitato di etica clinica, che offra una consulenza per la chiarificazione e possibilmente la risoluzione delle divergenze. Un’altra opportunità potrebbe essere la discussione delle diverse opinioni da parte dei soggetti coinvolti con esperti, all’interno di uno spazio etico" (Comitato Nazionale per la Bioetica su "adolescenti e vaccini").
Con il periodo del Covid-19 abbiamo assistito al fenomeno della "vaccinazione di gruppo", dove era normale domandare: "Ma tu ti sei vaccinato?" e, chi non si allineava, venivano "poste in essere misure atte a salvaguardare la salute pubblica", cioè punizioni visibili a tutti tipo non andare al cinema, non prendere l'autobus, non poter bere una bibita al bar. L'adolescenza ha inizio intorno agli 11 anni circa e mai come prima il gruppo dei coetanei diventa fondamentale. È all’interno di questo nuovo contesto che l'adolescente può sperimentare nuove modalità di relazione ed esplorare pensieri che si allontanano dai dogmi familiari. Nel contatto con i pari si intensifica anche il timore del giudizio, guidato dal desiderio di piacere, sentirsi parte di un gruppo, vedersi riconosciuta la propria identità e allo stesso tempo fondersi in qualche modo con l’identità del gruppo, avendo dei nuovi principi comuni in cui identificarsi e delle nuove esperienze da condividere. Quindi l'esclusione sociale è un danno inimmaginabile ma anche un incentivo molto forte per acconsentire, seppur contro la propria volontà.
Anche qui il discorso non è certo "vaccino SI o Vaccino NO" ma, se per essere libero il consenso/dissenso a qualsiasi trattamento fatto da un medico, deve avvenire esente da vizi, coercizioni, inganni, errori, pressione psicologica al fine di influenzare la volontà del paziente e la paura di essere esclusi non può essere accettata. Comunque anche il SUO consenso/dissenso DEVE comunque restare nella riservatezza dello studio del medico, protetto da privacy e non visibile a tutta la comunità scolastica.
Il futuro è già scritto qui --->Piano nazionale di prevenzione vaccinale (PNPV) 2023-2025
"L'agenda dell'OMS sull'immunizzazione 2030 rappresenta la nuova strategia globale per non lasciare nessuno indietro, aumentando l'accesso equo e l'uso dei vaccini, esistenti e di nuova generazione, durante tutto il corso della vita" e con "Attuare, in caso di situazioni di allarme, azioni ripetute e adottare provvedimenti di urgenza ed eventuali interventi legislativi necessari a ripristinare o raggiungere un livello accettabile di sicurezza sanitaria ottenibile mediante il mantenimento di elevate coperture vaccinali". Questo per tutti ma il CNB (Comitato Nazionale per la Bioetica) ha affrontato anche il tema dell'offerta delle vaccinazioni agli adolescenti. In particolare, esso ha focalizzato l'attenzione su "forme di comunicazione adatte all'eta', da parte delle istituzioni e dei medici", evidenziando l'importanza dell'informazione attraverso azioni di sensibilizzazione e di educazione rivolte ai ragazzi, ai genitori e agli insegnanti, con attivazione di specifiche iniziative nella scuola". Ma il problema non sono solo le giornate vaccinali a scuola sia come promozione che come inoculazione, ci aspettano le infermierie scolastiche, stabili all'interno delle scuole, con l'infermiere ed assistente sanitario vaccinatori come spiegato qui ---> VACCINI DIRETTAMENTE A SCUOLA
Seppur da nessuna parte si scriva che il diritto all'istruzione possa essere prevalicato dal diritto alla salute e, che le scuole, possano diventare succursali ASL, questo è quello che sta succedendo oggi perchè il nostro Governo continua con il metodo pedagogico anni '50 di paura, obbedienza e punizione, nella più incompleta incapacità di gestire questa situazione come tante altre. E se non ci riescono loro, dovremmo intervenire noi. Prima come genitori e poi come cittadini, perchè il futuro di questa Nazione non può essere messo in pericolo da scelte scellerate e poco democratiche. In uno Stato di Diritto i diritti non si cedono, mai.
Foto: CBN Vaccini ed Adolescenti
(Questo topic è di proprietà intellettuale di Ghisla Alessandra - consulente con studi di diritto - che ne permette la condivisione con citazione della fonte)